martedì 20 marzo 2012

Abitudini e maniglie

Ho capito di essermi abituata al Senegal e a tutte le caratteristiche di una metropoli Africana scassata, quando ieri ho aperto la portiera per scendere dal mio taxi come timbrerei il biglietto sul tram a Bologna, totalmente assente, sovrappensiero.
La cosa che mi ha fatto ridere é che all'inizio, aprire la portiera del taxi era spessissimo un impresa che mi lasciava perplessa e sostanzialmente incapace; raramente i taxi hanno la maniglia. Ma nel corso di questi tre anni abbondanti ho preso talmente tanti taxi da essermi oramai abituata ad aprire ogni tipo di portiera senza nemmeno pensarci:

- quelle che hanno un fil di ferro interno, da tirare a seconda: in alto, a sinistra o a destra, col ferro ritorto e tagliente, difficile da afferrare, che sporge attraverso pezzi di lamiera variamente slabbrati ed arrugginiti
- la variante cordino/ brandello di fune/stoffa, di solito bagnata, molto appiccicosa o caduta dentro l'intercapedine della portiera, da ripescare tra lamiere e pezzi di imbottitura
- il moncherino infinitesimale di maniglia: inafferrabile, contro la fisica. Oggi so appoggiare le dita e fare una particolare pressione con le mani che risulta di fatto in un energica tirata a maniglietta non esistente
- l'occhiello che sporge in alto, dal finestrino, si tira senza batter ciglio (in ferro/canapa/stringa/gomma)
- nulla di apparente e finestrino aperto: infilare mano e aprire dall'esterno
- nulla di apparente e finestrino chiuso: in questo caso é una rapida occhiata con autista che da la chiave interpretativa:
ipotesi 1: senza girarsi ti passa la sua maniglia staccandola dalla propria portiera; con quella apri il finestrino e sporgi il braccio per afferrare maniglia esterna
ipotesi 2: si va in esponenziale: uno dei sistemi aprimaniglia per abbassare il finestrino e quindi aprire da fuori. O in iper esponenziale: anche fuori non c'é la maniglia ma strano marchingegno
- modello Ambrogio: non c'é nulla di nulla: no maniglia/espedienti interni/esterni, né per portiera né per finestrino/l'autista non ti lancia occhiata rivelatrice: in questi casi puoi continuare a leggere/ascoltare musica perché agisce lui. Ferma la macchina, scende, fa il giro e apre con maniglia che stacca da sua portiera davanti, o pezzo di ferro forgiato all'uso (manico coltello, posata, maniglia di armadio, antenna radio)

E scesa dal mio taxi categoria c, camminavo verso casa sorridendo.
"E' grande la forza dell'abitudine", Marco Tullio cicerone