giovedì 5 luglio 2001

Kenya 9 - Trasloco a Bomet



Ciao atutti, Mork chiama Orson, rispondi Orson!

forse i telefoni a bomet funzionano davvero. Siamo tornati che si riesce a telefonare ovunque senza problemi, e a noi non ci pare vero. Anche perche' in nostra assenza tutto e' andato bene, nessun problema, nessuna questione. Il nostro impiegato modello (stile giapponese: pronto a fare karakiri per noi) e' stato molto bravo a fare tutto quello che avevamo programmato. Oltretutto erano sopratutto visite sul campo a un gran numero di gruppi ed associazioni, e la motocicletta che doveva noleggiare si e' rivelata un cesso, e quindi la maggior parte delle cose le ha fatte arrancando a piedi o in bicicletta...un sant'uomo.

Abbiamo avuto quindi una mattinata molto proficua per il lavoro.

Ieri siamo andati a vedere la nostra nuova casa. Quando siamo partiti per la vacanza in Italia eravamo super entusiasti, perche' era venuta fuori veramente bella. Adesso, dopo tre settimane di europa, siamo rimasti un po di cacchina. E' un vero tugurio!!! Tutta sporca, rotta, precaria. Ci siamo ritrovati un po' perplessi a guardarci attorno, silenziosi, con la stessa domanda negli occhi: ma come facevamo a dire che e' bella???

Quindi ci siamo rimboccate le maniche, e oggi pomeriggio siamo andati con pittura e attrezzi, per cercare di sistemarla un po. Le mucche hanno di nuovo invaso il giardino, e aldo al primo trasporto di materiale in casa ha pestato una merda di vacca, pesticciandola tutta dentro casa prima di accorgersene. Adesso il pavimento e' tutto macchiato di merda ma non fa differenza.

Cercando di capire poi come e' stato installato il lavandino gli e' rimasto in mano un tubo, che spruzzava acqua in tutto il bagno (come nelle comiche): abbiamo quindi scoperto che la casa non ha alcun rubinetto centrale per chiudere l'acqua...salvo nel sottotetto, dove abbiamo dovuto issare il nostro ingegnere coi piedi puzzolenti sulla schiena, attraverso una botola, che andasse a chiuderla. Perche' l'hanno messa lassu? Loro non sanno spiegarlo.

Insomma, ci sara' da lavorare un po...domani infatti ci siamo presi la giornata,e pitteremo e chiuderemo i buchi e le solite crepe di qualche centimetro tra pareti e soffitto. Aldo ha escogitato un ottimo sistema; sta attaccando tutti dei fogli di calendario sul soffitto del bagno, a chiudere i fessuroni, ed e' molto soddisfatto. Io gli dico che e' molto bello.

Insomma: bentornati!!!

Carissimi, apresto

Elena e Aldo




26.6.2001

Ieri non siamo riusciti a spedire, e quindi ci riprovo oggi.

Ieri sera sono andata a letto prestissimo, e sono crollata: ho la stanchezza che si ha in montagna quando ci si deve abituare all'altitudine. Del resto qui siamo a 1700, e i primi due giorni mi sono sentita veramente fiacca. Oggi invece va gia' meglio.

Si ritorna in africa dopo un soggiorno in europa che ci si e' scordati come sia difficile qui far andare bene le cose, o adattarsi ai ritmi e metri sconsolanti della gente di quaggiu'. Il fax non funziona, le persone si scordano le cose...aldo che si arrabbia e spacca le scarpe cercando di far partire la moto.

Bisogna dire che alla fine un soggiorno in europa fa un sacco bene, ma poi devi ripartire da cento passi indietro, che ti eri dimenticato di avere fatto quaggiu'.

La cosa piu' defaticante di tutte, soprattutto psicologicamente, adesso che il progetto va bene, e' la casa: oggi entrando con la macchina nel cortile non riuscivo ad aprire il cancello che ci hanno montato. Ho fatto forza e si e' spezzato il cardine di ferro che ci dovrebbe proteggere dai bruti. Appoggio il cancello e entro lo stesso, con le quattro ruote motrici innestate perche' il prato e' piu' un ondulato di collinette e sassi che altro. Cerco di aprire il grill di ferro montato a protezione della porta principale, e mi rimane in mano il copri lucchetto in ferro anti scasso.

I due tipi che ci dovrebbero pulire il giardino dai pietroni e dagli avanzi di costruzione stanno tranquillamente sdraiati sul prato.

L'ingegnerre parte in cerca dell'elettricista, e non lo trova prima delle 11. Perche'? cosa perche'?

Il fatto e' che poi pensi che i bambini della casa di fango fuori dalla nostra attuale casa piangono perche' hanno fame, e Aldo oggi gli ha regalato il sacco delle nostre patate.

Certo che noi ci lamentiamo, ma qui ha un senso?

- Bet, si e' rotto il cancello

- Ah....

- Bet mi e' rimasto in mano un pezzo di ferro della porta.

- Oh......

- Bet quando viene l'elettricista?

- Lo vado a cercare...

- Aspetta. Dov'e' l'interruttore per accendere la luce esterna?

- E' questo

- No, questo e' per il soggiorno

- Ah. E' questo?

- No, questo e' per la cucina

- Ah. Non c'e'.

- E come si accende la luce fuori senza interruttore?

- Ah. Adesso lo facciamo.

Io entro in casa e comincio a dipingere le porte. Cosi' almeno dalla sensazione di stare in una cantina passiamo a quella piu' allegra di stare in un centro sociale occupato: rosse, le facciamo rosse. Abbiamo comprato il rosso quello per i segnali stradali.

Arriva Bet con l'elettricista, e cominciano a fare gli idraulici, per sistemare il rubinetto rotto ieri.

Io mi giuro di non andare a guardare niente di quello che stanno facendo, e di rilassarmi dipingendo le mie porte.

E cosi' e' per un paio d'ore.

Arriva Aldo. Fa per aprire una finestra e gli rimane in mano la maniglia. La porta della cucina non si chiude (tutto vero!!!!).

Viene da me dopo aver lottato piu' di un ora con il fax che non ha funzionato " Allora come stanno andando in bagno?"

" Bene. Anzi, per la verita' non sono ancora andata a guardare. Stanno installando l'instant heater" (che e' lo speciale barattolino con resistenza elettrica che applicato sulla doccia fa l'acqua calda)

Andiamo a vedere: e' montato ma all'incontrario!!!!!

Cioe' col bocchettone doccia girato invece che in basso, verso il soffitto!!! Giuro!! La doccia verso l'alto!!! La doccia per il soffitto!!!

Capisci che dopo l'Europa tutto questo ti fa impazzire.

Alla fine pero' siamo stati premiati.

Tendenzialmente siamo riusciti a sistemere le cose, e il grande risultato della giornata e' che finalmente, dopo un anno di permanenza in africa, e decine di docce a secchiate, ADESSO ABBIAMO LA DOCCIA FUNZIONANTE CON L'ACQUA CALDA A TEMPERATURA GIUSTA!!! Non ci si puo' credere! Bisognera' vedere per quanto funzionera', ma qui la provvidenza e' impegnata in altro.

Carissimi, buonanotte

Vostri

Elena e Aldo




2.7.2001


Carissimi

ebbene si: vi sto scrivendo dal soggiorno della nuova casa! Trasloco compiuto!!

Siamo in una casa grande e spaziosa, con luce, acqua, acqua calda (un pisarotin, come lo definisce aldo, ma a me che ho meno superfice, va benissimo), giardino, verandina, porta sul retro per prossimo orticello, cancello e quant'altro di splendidissimo si possa immaginare.

Noi siamo felicissimi: la casa e' veramente tranquilla, molto silenziosa e arieggiata (a seconda da dove tiri il vento: brezza montana se tira da Chebole, odore di merda se tira dai cessi con cui confiniamo. Ma l'odore di merda in Africa e' una costante, questo lo conferma e ho intenzione di scriverci un letterone).

Abbiamo fatto trasloco sabato e domenica. Abbiamo cominciato a portare qui le nostre cose sabato mattina, e tutto era gia' trasportato per l'ora di pranzo..., due giri con il macchinone e il pick up della mami, e quattro volonterosi che ci hanno aiutato...uno come compenso ha voluto che gli comprassimo un disinfettante per cessi che produce lui...?...cinque litri, ma ne abbiamo preso uno solo.

Sabato pomeriggio, domenica, il tempo libero di lunedi', e di ogni giorno a venire da qui a sei mesi, sara' dedicato a sistemare le cose e rendere abitabile la casa.

Ci sono una serie di follie o di orrori, che dir si voglia, da sistemare piano piano: nessuna porta ha maniglia o chiodo di alcun tipo per essere aperta o chiusa, e ci attacchiamo con le unghie per cercare di muoverle, che poi stanno comunque solo tutte aperte; la tazza del cesso per qualche millimetro riesce a stare aperta, ma la tavoletta su e' impossibile, perche' il water (piu' nano del precedente!!) e' stato praticamente incastonato nel muro e la vaschetta dell'acqua si pianta tutta nella schiena; i mobili in cucina non possono essere accostati al muro perche' invece di finire dritto, verso il pavimento ha dei grumoni di cemento di diversi centimetri che fanno come delle montagnette, in piu’ Pavimento e parete non fanno novanta gradi, ma un bell angolone ottuso, come colui che ha tirato su il muro; abbiamo attaccato un pensile tutto storto perche' il soffitto e' stortissimo e ci ha fregato; creponi ovunque da dove entrano ragni enormi, ma questo oramai non importa piu', ultimamante ne avevamo uno che viveva dentro la zanzariera del letto e non ci faceva neanche piu' impressione, ci preoccupavamo se non si vedeva per la buona notte; ieri andando a letto HO PESTATO UN ROSPO ENORME proprio ai piedi del letto, un senso terribile ai piedi (bisogna mettere le barriere sotto le porte); aldo diciamo recita giaculatorie ogni volta che deve piantare un chiodo e si sfaldano pezzi di muro; tutti gli operai che sono venuti hanno stampato le manonone sui muri che adesso dobbiamo in vari punti ridipingere.

Mourine, la ragazza che ci aiuta con le pulizie, e che vive in una specie di tugurio e' entrata in casa, ha guardato inorridita le porte rosse e ci ha detto che quello e' il colore delle macellerie. Qui infatti i baracchini-macelleria sono rossi, sangue, squartamento, sporco organico, per questo si usa il rosso, non avevamo fatto bene mente locale. Ma noi le abbiamo fatto vedere il teschio di gnu con i suoi cornoni che dobbiamo fissare in bella vista sul fondo del corridoio, e quindi tutti i conti tornano.

Non avevo messo in conto che poteva dispiacermi lasciare la casetta vecchia, eravamo cosi' concentrati sulla nuova. Mentre stavamo cercando di staccare i pensili dal muro, tutti i bimbi delle capanne dietro casa si sono riuniti davanti al nostro finestrino. Sono un gruppetto di bambini di famiglie messe molto male, e che venivano da noi tutti giorni per qualche cosina. Mentre mi tenevo sulle spalle il pensilone facendo un sacco fatica, e non proprio bendisposta verso i traslochi e l'universo ho cominciato a sentire tutte queste vocine che mi chiamavano (non mi avevano mai chiamato per nome! dicevano solo: Sweet! dolci, muketa!pane, maziwa!Latte).

Mi chiamavano piano piano (di Aldo hanno suggestione, essendo uomo), con le loro vocine insistenti, e dicevano

"Iko Wapi?.......Iko wapi?...Elena, iko wapi?" (Dove andate?).

Allora io mi sono girata, e erano tutti li che mi chiamavano, e Iko wapi, e avevano addirittura chiamato le mamme che non avevamo mai visto, e allora sono andata fuori per salutarli, e mi son venuti i lacrimoni senza neanche avvertimento, che ho detto due parole e poi sono tornata dentro a piangere. Allora Aldo ci ha caricati tutti in macchina, abbiam fatto un gran giro in paese di coperte e vestiti per tutti, dieci soda (coche e fanta) e ce li siamo andati a bere nella loro capanna nella quale siamo entrati per la prima volta dopo un anno che abbiamo vissuto a meno di due metri di distanza.

In compenso nella nuova casa siamo proprio nel mezzo di un quartiere pieno pieno di piccole casettine, una stanza per famiglia, strapieno di bambini che sono gia' nel nostro prato la mattina quando ci svegliamo e ci salutano e saltano e ridono tutte le volte che ci vedono, cioe' cento volte al giorno, speriamo che sia per la novita', ma l'atmosfera e' molto bella. Appena fuori di casa ci sono le mamme che lavano i bimbi tutti nudi nei catini, in fila uno dietro l'altro dal piu' alto al piu' basso (cioe' dai 5 agli 0 anni, cioe' cinque per famiglia), e stendono il bucato sulla nostra staccionata. Ho dovuto convincere un ragazzo con le mucche non che non volevo le mucche nel giardino, ma del fatto che c'e' una ragione per non volerle (e' il mio giardino...?....e poi fanno la cacca...?....e lui mi guardava allibito tanrto che io adesso mi chiedo se effettivamente siano ragioni), mentre c'e' una famiglia di tre anatre che gira intorno a casa e dalle cacche credo che dorma sul patio (quelle cosa dico? e a chi?). Abbiamo trovato infine il nostro sfi-gatto, immancabile qui come ovunque: tutto a chiazze e guercio da un occhio: non potrebbe essere piu' perfetto. La nostra famiglia e' al completo!!!

A parte gli scherzi siamo in una posizione molto bella, e la casetta con noi dentro sta gia' diventando irriconoscibile, siamo in una zona molto sicura e estremamente tranquilla, tutti si salutano, si conoscono, sono tutti di Bomet, ci sono diversi poliziotti e negozietti dove compriamo pane, uova, pomodori, patate, soda, quello che si vuole.

Inoltre confiniamo sul retro con la parrocchia, e la domenica sono tutti canti e danze in sottofondo.

L'aria e' di campagna, non si sente una macchina, strade di solo fango (mettiamo le quattro ruote per entrare in giardino con la macchina!), torme di bimbi, bel panorama e bei tramonti. Noi siamo proprio contenti. Vedra' chi ci verra' a trovare.

Il lavoro va bene, luglio e agosto saranno pieni di visite ai gruppi che seguiamo, e chi sara' qui verra' con noi; Bet oramai raffigura se stesso come l'Adamo dela Creazione di Michelangelo, dito a dito con Dio, e ogni sua convinzione in materia di provvidenza e' diventa sempre piu’ granitica ogni volta che andiamo da lui; non esiste in Kenya una pompa giusta per gonfiare la mountain bike che ci siamo portati a spalla dall'italia.

Un bacione e un abbraccio

Aldo e Elena



5.7.2001

Stamattina ci siamo svegliati tutti sereni nella nostra casetta della prateria, ci siamo stiracchiati ben bene, abbiamo verificato che dalla finestra ci fosse il sole e la Nina la Pinta e la Santa Maria fossero tranquille nel giardino (le anatre che ci passano sempre attraverso nei loro impegnati andirivieni), quindi, felici del nuovo contesto, abbiamo messo I piedi per terra..anzi, in acqua. Il tank di 500 litri fissato sul soffitto infatti durante la notte aveva colato non so quanta acqua giu’ per le pareti, I soffitti, tutta incanalata in tanti piccoli fiumiciattoli in giro per la casa.

E’ successo che la valvola che ne blocca il riempimento quando e’ pieno era difettosa, e non ha bloccato nulla, e quindi l’acqua ha continuato a riempirlo finche’ non e’ traboccata dalla cima, ha cominciato a scorrere nel sottotetto e poi a calare giu’ in casa, dal soffitto..e dalle lampadine!.

Fortunatamente la casa non e’ nostra, e alla fine era solo un secchio da quindici litri circa, ma non vi dico. Parte del soffitto del bagno e della camera ospiti sono ondulati dall’acqua, e il nostro ingegnere di fiducia ha subito un cazziatone di quelli memorabili. Purtroppo qui qualunque lavoro ha due incognite: la competenza di chi lo fa, genericamente meno di zero, e la pessima qualita’ di qualunque strumento, o materiale, o pezzo meccanico o simile, tutta roba scadentissima che fa piu’ danno che altro.

Quindi lui e’ stato veramente preso di petto, tant’e’ che come tutti gli uomini africani come reazione si e’ praticamente messo a piangere.

Stanotte ci doveva essere un asino a due metri dalla nostra finestra. Per fortuna che eravamo ancora svegli e stavamo chiacchierando: a un certo punto ha cacciato un raglione di quelli potentissimi e luuuuuuuuunghi.

Da farsi accapponare I capelli!!!!

Elena e Aldo